Ci vogliono più Verdi liberali a Palazzo federale
Chi vota per i Verdi
liberali, vota per una protezione climatica e ambientale coerente, per una
Svizzera aperta e liberale e a favore della competitività e dell’innovazione.
Alle elezioni del prossimo 20 ottobre, i Verdi liberali (PVL) mirano al
raggiungimento, in Svizzera, di una quota di elettorato del 7 percento.
L’obiettivo è quello di conquistare almeno 10 seggi in Consiglio nazionale e di
rientrare nel Consiglio degli Stati.
“Vogliamo
fare della Svizzera un pioniere nella protezione del clima, garantire a lungo
termine il pieno accesso all'Europa con un accordo quadro e consentire maggiore
innovazione e concorrenza. Per questo servono più Verdi liberali a Palazzo
federale”, ha dichiarato il presidente del PVL Jürg Grossen, in occasione della
conferenza stampa odierna.
È giunta l’ora di proteggere il clima e l’ambiente
“Vogliamo che la Svizzera
sia un pioniere nella protezione del clima, che la protezione del clima sia
riconosciuta come opportunità per l’economia e che le basi naturali della vita
e la biodiversità siano protette in modo efficace”, ha sostenuto il
vicepresidente e Consigliere nazionale Martin Bäumle. A tale scopo i Verdi
liberali chiedono una svolta, a livello di politica climatica, con la legge sul
CO2. S’impone un obiettivo ambizioso di politica interna, una garanzia di
qualità per compensare le emissioni di CO2 all’estero e, soprattutto, delle
misure efficaci per il traffico aereo e stradale. La Svizzera dovrebbe inoltre
diventare la piazza “Cleantech” numero 1. Vi è la necessità, infine, di
adottare delle misure urgenti contro l’uso eccessivo di fertilizzanti (azoto,
ammoniaca) e di pesticidi.
È giunta l’ora di favorire una Svizzera aperta e liberale
“Vogliamo una Svizzera che
intrattenga stretti rapporti con gli altri stati, con il mondo intero e in
particolare con l’Europa. Una Svizzera aperta al mondo esterno, ma aperta anche
al suo interno: vogliamo una società liberale, che favorisca la varietà degli
stili di vita, senza limitarli”, ha dichiarato la vice presidente Kathrin Bertschy.
In concreto i Verdi liberali chiedono di firmare al più presto l’accordo quadro
con l’UE, l’introduzione della tassazione individuale, nonché l’attuazione
della loro iniziativa “matrimonio civile per tutti”.
È giunta l’ora di favorire la competitività e l’innovazione
“I Verdi liberali
preferiscono l’innovazione alla protezione politica ed economica della patria,
prediligono la competitività all’imprenditorialità statale e un uso maggiore
dell’intelligenza invece di catrame, cemento e cavi di rame”, così ha concluso
la sua relazione il presidente del partito, Jürg Grossen. A tale scopo i nuovi
modelli aziendali e la digitalizzazione devono finalmente essere riconosciuti
come un’opportunità e non essere vincolati da una legge. Le imprese statali dovrebbero
concentrarsi sul servizio pubblico e non entrare nei mercati privati. Lo stato,
infine, dovrebbe investire il denaro pubblico in sistemi energetici e di
trasporto intelligenti e non spendere miliardi per opere in catrame, cemento e
cavi di rame.